Il Carnevale di Mogoro chiude i battenti con “Su Sattigliu Mogoresu”, una riedizione della tradizionale corsa a cavallo che si è sempre regolarmente tenuta sino a metà degli anni sessanta e successivamente in modo saltuario, per interrompersi definitivamente nei primi degli anni ottanta. I cavalieri si sfidavano più volte l’anno, in una spericolata corsa a cavallo. Vi erano due varianti della corsa: “sa cursa a is conciubeddus” e “sa cursa a sa pudda”. La corsa alle brocche era più frequente di quella alla gallina e, nell’ultimo giorno di Carnevale, si correva rigorosamente in maschera, dopo una allegra sfilata per le vie del paese. Le pentole di coccio contenevano sabbia, scherzi o dolci, rendendo la manifestazione molto simile all’attuale “pentolaccia”, ma con la variante che veniva eseguita a cavallo. La discesa d’apertura con “su stoccu” di legno avveniva sempre in groppa ad un asino. “Sa cursa a sa pudda” riguardava invece una corsa ove i cavalieri avevano come bersaglio una gallina viva, appesa per le zampe ad una corda.
Recentemente, per una questione di buon gusto e rispetto verso gli animali, si è deciso di riproporre solo la corsa alle brocche.