Il “Santo che venne dal mare”, Antioco, onorato in tutta la Sardegna, approdò sulle sponde dell’isola sulcitana durante il I secolo d.C. Abbandonati gli studi di medicina, Antioco fuggì dalla Mauritania (zona del Nord Africa che comprende Algeria e Marocco) scappando dalle persecuzioni e resistendo illeso alle torture inflittagli da Adriano sotto l’Impero Romano (117-138 d.C). Nell’isola mediterranea, convertì tutto il territorio alla fede nella religione cristiana, guarendo i malati, facendo miracoli e predicando il Vangelo.
Il luogotenente dell’Arma dei Carabinieri del comune di Sant’Antioco, Roberto Lai, ci propone un quadro moderno e riflessivo sulla figura del martire: “S. Antioco era un uomo nero e veniva dal mare perché la sua fede lo aveva costretto all’esilio. A suo modo rappresenta il dolore e il dramma dei profughi […] che ogni giorno sbarcano nei nostri lidi. Ci piace vederlo come clandestino giunto sulle nostre coste pieno di speranza e che riesce nella sua missione di evangelizzatore” (In Libertà, 6 gennaio 2014).
Anche Mogoro onora Sant’Antioco martire la seconda domenica dopo Pasqua. È una festa ancora molto partecipata e sentita, soprattutto dai mogoresi, che prendono parte numerosi alla processione religiosa che porta l’effigie del Santo per le vie del paese, ma anche alla visita tradizionale di quadri e icone conservati nella chiesetta di Sant’Antioco, ex voto al Santo a cui la chiesa è dedicata.
Da non perdere lo spettacolo pirotecnico la sera della vigilia che prosegue con musica e balli organizzati dal comitato locale di fronte alla piazza centrale del paese dedicata al Santo.