Intitolata all’antico patrono della Sardegna, la chiesa di Sant’Antioco sorge nella periferia nord-orientale, a breve distanza da quella di San Bernardino. La chiesa è costruita su una piccola collina, in cima ad una scalinata basaltica che si affaccia sull’omonima piazza antistante.
La facciata si presenta interamente realizzata in blocchi di basalto, con portone architravato. Un’esile cornice orizzontale, interrotta da una finestra quadrangolare, introduce un timpano curvilineo e un singolare campanile a doppia vela, poggiato sul profilo meridionale della facciata. I lati esterni rimanenti hanno subito profondi restauri, che ne hanno alterato totalmente l’aspetto originario.
La piccola chiesa conserva al suo interno una vasta serie di ex voto dedicati ai santi Antioco e Bernardino, cui fu riconosciuto il patronato sul paese di Mogoro, il primo risale al 1862 con la rappresentazione di un uomo miracolosamente scampato alle ruote di un carro.
Non abbiamo documenti che ci diano informazioni sulla data di costruzione, ma si suppone che la sua origine risalga alla fine del XII secolo o all’inizio del XIII, poiché nella porta laterale (prospetto sud), demolita in occasione di un restauro, vi erano due mensole di calcare bianco in stile romanico con rilievi a palmetta e a cerchietti.
Originariamente era costituita da due campate con archi in pietra, due ingressi, copertura con orditura in legno e canne poggianti sugli archi, e manto di tegole.
Attorno alla chiesa venne realizzato il cimitero che rimase operante sino al 1933, anno in cui venne inaugurato il nuovo ed attuale cimitero.